Passeggiate nei prati dell'eternità, così la stampa
Una guida decisamente migliore di tanti
romanzetti ormai sempre più confusi con opere letterarie degne di qualche considerazione.
Armando Torno, Corriere della Sera
Intenso, ricco di spunti da seguire come le ramificazioni di un grande albero e riesce a trasmettere il fascino di questo particolare turismo, così poco affine al gusto degli italiani.
Aurelio Magistà, Il Venerdì di Repubblica
Arte della conversazione allo stato puro…Valeria Paniccia ha scritto un libro bello e strano, in cui n si parla di morti senza l’usuale retorica.
Diego Gabutti, SETTE
E’ una lettura istruttiva, questo atlante estremo.
Stefano Di Michele, Il Foglio
Un libro che ha il merito di cancellare in un colpo solo almeno un paio di luoghi comuni. Il primo di ordine linguistico ha a che vedere con la presunta inconciliabilità fra televisione e scrittura…Il secondo e decisivo pregiudizio da sfatare riguarda appunto la monotonia dei cimiteri.
Alessandro Zaccuri, Avvenire
E’ stato uno dei casi editoriali dell’estate.
Pierfrancesco Giannangeli, Il Resto del Carlino
Paniccia insegue la bellezza proprio là dove si direbbe che è perduta per sempre. E’ un libro fatto di meditazioni, di intuizioni e di dolcezza, perché ciò che fa più paura può essere accostato con lo spirito più indifeso e tenero. Con malinconia, sì, ma senza cupezza.
Paolo Di Paolo, L’Unità
L’autrice apre lunghe parentesi che diventano delle piccole biografie, e queste vite scritte, prendono il passo più discreto e meno diretto dell’alta voce.
Angelo Ferracuti, Il Manifesto
Più che una guida si tratta del piacevole e istruttivo zigzagare per camposanti e lapidi, dall’Italia alla Russia agli Stati Uniti, in compagnia di eccezionalii Virgilii.
Camilla Tagliabue, Il Sole 24 Ore
In questo viaggio si mescolano arte, storia, filosofia, stimoli continui alla riflessione,
alla rigenerazione del pensiero.
Veronica Meddi, Il Tempo
Magnifica ossessione dell’autrice…Un dettagliato viaggio in punta di piedi in questi luoghi che, a dispetto della loro funzione, appaiono ameni, sereni e pregni di ispirazione.
Barbara Tomasino, Libero