Oreste De Fornari presenta il libro Passeggiate nei prati dell'eternità di Valeria Paniccia (Mursia)
Teatro Argentina, Roma, 26 giugno 2013
lettura di Pamela Villoresi al Teatro Argentina di Roma, 26 giugno 2013
intervento di Demetrio Volcic al Teatro Argentina di Roma, 26 giugno 2013
intervento di Franco Cordelli al Teatro Argentina di Roma, 26 giugno 2013
intervento di Fiora Gandolfi Herrera al Teatro Argentina di Roma, 26 giugno 2013
intervento di Bruno Voglino al Teatro Argentina di Roma, 26 giugno 2013
Pamela Villoresi legge il brano dedicato all'Erotico Abbandono. Teatro Argentina di Roma, 26 giugno 2013
Valeria Paniccia autrice di Passeggiate nei prati dell’eternità, Teatro Argentina di Roma, 26 giugno 2013
intervento di Andrea Angeli al Teatro Argentina di Roma, 26 giugno 2013
Mariano Rigillo recita A Livella di Totò, Teatro Argentina di Roma, 26 giugno 2013
Sara Bertelà legge l'incipit del libro, Teatro Franco Parenti, Milano, 15 novembre 2013
Allessandro Zaccuri introduce la presentazione del libro al Teatro Franco Parenti di Milano, 15 novembre 2013
Intervento di Giuseppe Frangi al teatro Franco Parenti di Milano, 15 novembre 2013
Sara Bertelà legge Novodevichy, il capitolo sul cimitero di Mosca, Teatro Franco Parenti, Milano, 15 novembre 2013
Alessandro Zaccuri conduce la presentazione al Teatro Franco Parenti di Milano, 15 novembre 2013
Intervento di Pietro Conte al Teatro Franco Parenti di Milano, 15 novembre 2013
Sara Bertelà legge il capitolo su San Michele in Isola, Venezia. Teatro Franco Parenti di Milano, 15 novembre 2013
L'autrice di Passeggiate nei prati dell'eternità, Valeria Paniccia, Teatro Franco Parenti di Milano, 15 novembre 2013
Sara Bertelà legge Staglieno, il cimitero di Genova. Teatro Franco Parenti di Milano, 15 novembre 2013
gli interventi degli spettatori/lettori al Teatro Franco Parenti di Milano, 15 novembre 2013
Intenso, ricco di spunti da seguire come le ramificazioni di un grande albero e riesce a trasmettere il fascino di questo particolare turismo, così poco affine al gusto degli italiani.
Aurelio Magistà, Il Venerdì di Repubblica
Arte della conversazione allo stato puro…Valeria Paniccia ha scritto un libro bello e strano, in cui si parla di morti senza l’usuale retorica.
Diego Gabutti, SETTE
Una guida decisamente migliore di tanti
romanzetti ormai sempre più confusi con opere letterarie degne di qualche considerazione.
Armando Torno, Corriere della Sera
Un libro che ha il merito di cancellare in un colpo solo almeno un paio di luoghi comuni. Il primo di ordine linguistico ha a che vedere con la presunta inconciliabilità fra televisione e scrittura…Il secondo e decisivo pregiudizio da sfatare riguarda appunto la monotonia dei cimiteri.
Alessandro Zaccuri, Avvenire
E’ una lettura istruttiva, questo atlante estremo.
Stefano Di Michele, Il Foglio
Paniccia insegue la bellezza proprio là dove si direbbe che è perduta per sempre. E’ un libro fatto di meditazioni, di intuizioni e di dolcezza, perché ciò che fa più paura può essere accostato con lo spirito più indifeso e tenero. Con malinconia, sì, ma senza cupezza.
Paolo Di Paolo, L’Unità
L’autrice apre lunghe parentesi che diventano delle piccole biografie, e queste vite scritte, prendono il passo più discreto e meno diretto dell’alta voce.
Angelo Ferracuti, Il Manifesto
E’ stato uno dei casi editoriali dell’estate
Pierfrancesco Giannangeli, Il Resto del Carlino
In questo viaggio si mescolano arte, storia, filosofia, stimoli continui alla riflessione,
alla rigenerazione del pensiero.
Veronica Meddi, Il Tempo
Valeria Paniccia si lascia guidare da Michel Vovelle, Certosa di Bologna
Più che una guida si tratta del piacevole e istruttivo zigzagare per camposanti e lapidi, dall’Italia alla Russia agli Stati Uniti, in compagnia di eccezionalii Virgilii.
Camilla Tagliabue, Il Sole 24 Ore